Manuela Pennisi

Professoressa ordinaria di Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione [MEDS-26/C]
Sezione di appartenenza: Farmacologia

Manuela Pennisi consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia (110/110 e lode) presso l'Università di Catania nel 2004. Nel 2009 consegue la Specializzazione in Neurologia (votazione 70/70 e lode). Dal 2009 al 2014 è dottoranda presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Catania dove consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Neurobiologia, XXV ciclo. Dal 03 dicembre 2018 è ricercatore all’ Università di Catania, dove svolge attività didattica e scientifica presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche. Nel 2017 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale per professore di II fascia nel settore concorsuale 06/N1 (s.s.d. MED/48).

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Anno accademico 2021/2022


Anno accademico 2020/2021


Anno accademico 2019/2020


Anno accademico 2018/2019
  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA
    Corso di laurea magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie - 1° anno
    PSICOLOGIA CLINICA E RIABILITAZIONE

L’attività di ricerca della Dott.ssa Pennisi è focalizzata sullo studio della plasticità sinaptica e della eccitabilità corticale attraverso metodiche di non-invasive brain stimulation, particolarmente mediante  stimolazione magnetica transcranica (TMS).

Con tale tecnica ha studiato le modificazioni dell’eccitabilità corticale in varie malattie neuropsichiatriche, tra cui demenza vascolare, depressione maggiore, depressione di origine vascolare, ed in malattie non di stretta pertinenza neurologica, in particolare la celiachia.

Con tali studi ha potuto evidenziare alterazioni dei parametri di eccitabilità corticale, che possono essere considerati markers diagnostici precoci e possibili predittori di progressione di malattia, soprattutto nel deterioramento cognitivo di origine vascolare. Inoltre, tali studi hanno evidenziato come la TMS possa essere impiegata per valutare, attraverso lo studio dei parametri di eccitabilità corticale, i soggetti responders/non responders a determinati farmaci e come strumento riabilitativo per il trattamento dei disturbi dell’umore (depressione maggiore, depressione vascolare).